Non uno stemma, non un ramo di mimose sono stati sventolati. Sì, perchè la lotta che moltissime donne si sono ritrovate a combattere oggi o che magari combattono da tempi immemori non ha nulla a che fare con la politica, specialmente quella attuale. Gli scandali che hanno prepotentemente preso piede sui giornali o nelle televisioni non sono altro che la punta di un iceberg che va abbattuto. Tanto che il baratro - come ha ben affermato tempo fa in un editoriale Concita De Gregorio (direttrice de L'Unità per chi non lo sapesse) è piuttosto culturale, non politico.
Le parole della leader della Cgil, Susanna Camusso, hanno avuto una profonda eco un pò ovunque e hanno accarezzato una giornata che difficilmente sarà dimenticata e che forse rappresenta l'inizio di una rivoluzione: "Vorrei abbracciare simbolicamente tutte le donne giovani e non che lottano contro la precarietà, e vogliono lavorare e non vogliono sentire su di loro quello sguardo che svilisce e offende. Vorrei - ha detto dal palco di Roma a piazza del Popolo la Camusso - che la giustizia fosse uguale. Vorrei che quando si parla di minorenni si pensasse allo studio, al gioco, al futuro. Vorrei che chi ci definisce 'puritane' ricordasse i divieti che ci sono stati imposti, dalla fecondazione assistita alla pillola del giorno dopo. Vorrei che quando si dice sesso non si pensasse a un incarico politico. Vorrei un paese con una sola morale, perché quella doppia offende e nasconde la nostra dignità. Vorrei, ma so che è così, che libertà, democrazia, sesso, donne, futuro fossero di nuovo parole pulite. Nessuna di noi - ha concluso Camusso - deve abbassare lo sguardo perché i nostri sono occhi limpidi. Farlo si può perché il futuro è nostro". E i suoi "vorrei" sono un pò anche i nostri.
Grande tesoro bellissimo articolo purtroppo non ho potuto partecipare alla manifestazione ma c'ero comunque col cuore di tutte le donne che vogliono far vedere che valgono anche senza mettere in mostra il proprio corpo besos
RispondiElimina"In Italia, a livello giuridico, le donne hanno pari dignità sociale e uguali diritti rispetto al genere maschile. Tali principi sono garantiti dall’articolo tre della Costituzione" ma è davvero così??
RispondiEliminaad oggi, per quanto la donna abbia combattuto, non ne sono molto sicura. La sua emancipazione inizia dopo la 2 Guerra Mondiale col il voto e l'affermazione dei suoi diritti ma oggi in una società contemporanea come la nostra, viene ancora sfruttata e maltrattata. Il suo corpo come anche la sua dignità, è messo sotto le scarpe da quegli uomini privi di ogni sensibilità. Eppure è proprio dalla donna che l'uomo nasce!.
Io personalmente non ho partecipato ma avrei voluto esserci per "gridare" insieme a loro come DONNA.
Sorel questo è un post bellissimo , perchè rappresenta tuttE noi, e tutte quelle donne che vengono ANCORA sminuite dall'uomo. :) MA ORA NOI GRIDIAMO BASTA!
@alexis: grazie ciccia..è stata emozionante!
RispondiElimina@paola9:io credo che se le donne si facessero rispettare di più ci sarebbero meno uomini capaci di calpestarne la dignità. Grazie pizzi, e cerchiamo di gridare basta anche quando sarà passato il tormentone Ruby :*