lunedì 27 dicembre 2010

Turista..per caso!

A prima vista poteva anche funzionare la coppia Jolie-Depp. Lui poliedrico, lei magnetica e perfettamente tagliata per i film d'azione. Il tutto inserito in una cornice di tutto rispetto: una Venezia magica e lussuosa. Eppure qualcosa in The tourist non ha funzionato. Lento, a tratti addirittura noioso, il film, diretto da Florian Henckel von Donnersmarck premio Oscar de "La vita degli altri", si è rivelato un flop. Che sia stata la data d'uscita della pellicola - venerdì 17 dicembre - di cattivo auspicio? O lo spottone delle Ferrovie dello stato con il Freccia Rossa in prima linea? Chissà, sta di fatto che si perdona solo la trama, con un epilogo tutt'altro che scontato, e un susseguirsi di battute che vedono un Johnny Depp - professore di matematica che si ritrova al centro di un intrigo internazionale - in forma, nonostante l'aria frastornata e goffa che lo accompagna durante tutto il film; e che in alcuni momenti disturba soprattutto noi fanciulle amanti del sex appeal "deppiano" che appare più tenebroso e misterioso addirittura ne "I pirati dei caraibi". La Jolie (malgrado rientri tra le mie interpreti preferite) poteva dare di più, e magari incassare qualche kilo prima di imbattersi nel personaggio di Elise. Verrebbe quasi da urlarle durante la proiezione: "E fattela una mangiata come si deve Angelì". Gracile, smunta e con una magrezza da far accapponare la pelle, l'affascinante Angelina è comunque riuscita ad intrattenere il pubblico che le ha perdonato l'eccessiva rigidezza e l'aspetto imbalsamato. Grossi colpi di scena non ce ne sono stati, a parte il finale con sorpresa. Di fronte ad una trama leggera e dalle scarse pretese dunque, abbandoni ogni speranza chi crede di assistere ad inseguimenti da "fiato sospeso" e dialoghi da Oscar. Pare piuttosto che il tutto si svolga con una tranquillità quasi surreale per un film d'azione, come è stato catalogato The tourist (più vicino ad una commedia).
Le figure di contorno sono attinte al panorama internazionale e a quello nostrano; e spaziano da un Neri Marcorè nei panni di un addetto in un lussuoso hotel, a d un Nino Frassica che spiaccica due parole nel giro di 20 secondi indossando i panni di un carabiniere. Si passa poi ad un Christian De Sica, troppo impostato, che veste l'abito del maresciallo dei carabinieri fino ad un Raoul Bova nei panni di un miliardario veneziano. Insomma, film gradevole che però non macina consensi.