giovedì 16 dicembre 2010

Il Natale quando arriva arriva!

Ve la ricordate la pubblicità della Bauli dove un omino con una voce e un'espressione chiaramente ingannevoli scandiva la frase: il natale quando arriva arriva!? E tu, piccola e ingenua, non potevi fare altro che aggrapparti alla televisione e rassegnarti al suono di quelle parole che sembravano così vere, così reali, cosi rassicuranti. Con il passare del tempo ti rendi conto però che quello spot - che all'età di 10 anni ti faceva emozionare, sorridere addirittura - adesso ti fa letteralmente incazzare e  che se fossi tu l'autrice di quelle immagini, di quella frase, cambieresti il messaggio in: "il natale quando arriva, arriva col cazzo per qualcuno".   
E allora sì che ti riconosceresti  in quelle sillabe, allora sì che ti sentiresti meno frustrata e presa per il culo. Perchè quest'anno anzichè trascorrere le festività come sei abituata a fare in terronia, abbuffandoti di prelibatezze meridionali (che non sono mai poche) fino a vomitare, dei tubettini col le cozze (che al solo pensiero ti viene fame), delle cene infinite di mammà, 24 dicembre - 24 gennaio no stop, dei pandori, dei panettoni e della frutta secca che puntualmente ti infiamma la bocca e non c'è cristi&madonne che ti passi almeno fino al 24 gennaio. Anzichè adoperarti per prendere quei 4-5 kg, obbligatori quando ti immergi nel profondo sud e soprattutto quando hai una mamma che non si sa per quale arcano motivo ti vede sempre e comunque deperita, resterai nell'amata-odiata Firenze. E non importa che si tratti della città di Dante, della culla del Rinascimento e compagnia bella; che qui il Natale si senta di più e le luci siano più "sbrilluccicose" perchè al nord sono meno sfigati del sud dove non ci sono soldi neanche per immaginarli gli addobbi.
No, non importa, perchè sarai costretta a restare inchiodata alla sedia della scrivania a lavorare e a scervellarti su come trascorrere nel modo meno nostalgico possibile il giorno di Santa Claus. Fino ad allora però ti godrai la presenza dei tuoi genitori che hanno attraversato mezza Italia per stare con te anche solo due giorni. E ti renderai conto di quanto sia maledettamente rassicurante averli al tuo fianco.

2 commenti:

  1. ahaha.. o la canzoncina uiuisciu a merri crismas come la cantavamo tutti da piccini! :D è diventata una pubblicità horror come quella della Coca Cola ogni Natale, con tutte quelle luci, la neve nelle città e il signor Natale meglio conosciuto come Babbo che ti portava sorridendo la bottiglia di vetro..mah mai visto! :D ebbene si.. rimanere a Firenze è un trauma comsiderando che non ti obesizzerai come ogni anno.. beh forse è un bene ! :D ma poi la vedi la neve di oggi???? 200 mt di neve, una cioccolata calda fumante tra le mani e le luci del centro..aaaah che goduria ;)

    ps: forse non è che non ti obesizzerai perchè ora che ci penso chi ti ha generato è arrivato in quel di Firenze con un sacco pieno di cibo..mm..io mi preoccuperei fossi in te!

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  2. Ahahah mi hai fatto morire di risate con la storia della pubblicità...questo post è bellissimo un misto di risate e malinconia che secondo me rispecchia bene l'atmosfera natalizia. Però, anche se queasto non cancella la lunga litania di infamate per un lavoro che non ti permette di goderti le feste, per fortuna il natale lo fanno anche le persone che ti voglione bene...e allora per te ne è arrivato un assaggio in anticipo.

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